mercoledì 29 aprile 2020

STEP #12

BENE ECONOMICO NEL PENSIERO MEDIEVALE E NEL MONDO MODERNO

Nel '600 e nel '700 l'economista non è ancora una figura definita in modo chiaro: le riflessioni sul tema appaiono ancora legate alla società e all'uomo. Tra gli scrittori che si occupano di temi monetari, proprietà privata, beni naturali e beni economici c'è John Locke. Egli è famoso per essere un filosofo che si occupa di problemi più strettamente economici come parte delle sue ricerche filosofiche. Secondo Locke lo Stato nasce a difesa e a garanzia della legge naturale e dei diritti naturali. Tra i diritti naturali, quello della proprietà privata sta molto a cuore a Locke: ne parla spesso e dedica alla sua fondazione filosofica tutto il quinto capitolo del Secondo trattatoCitando Locke: 

Ritratto di John Locke



“Sebbene l’acqua che scorre in una fontana sia di tutti, chi può dubitare tuttavia che quella ch’è in un secchio appartenga esclusivamente a colui che l’ha attinta? Il suo lavoro: l’ha presa dalle mani della natura, in cui era comune e apparteneva egualmente a tutti i figli di lei, e con ciò se l’è appropriata”. A questo modo tale legge di ragione assegna il cervo a quell’indiano che l’ha ucciso: è riconosciuto un bene di colui che vi ha dedicato il suo lavoro, sebbene fosse diritto comune di altri”.







Locke affronta il tema del Lavoro, che dipende dalla proprietà privata, poiché i beni materiali che un individuo produce appartengono a lui stesso . ... Il filosofo definisce quindi la proprietà privata come l'insieme degli averi e la possibilità dell'individuo di poter fruire, godere di questi beni.



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STEP #24

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